Lazio, i gioielli della Tuscia
Paesaggi, siti archeologici, borghi, giardini, castelli e chiese del viterbese
Periodo: dal
2021-06-06 al
2021-10-10 Località: Italia: Lazio Il borgo di Bolsena che si affaccia sul più grande lago vulcanico d’Europa
- Civita di Bagnoregio, il cosiddetto “paese che muore”, situato al centro della meravigliosa Valle dei Calanchi
- l’azienda agricola nei pressi di Castiglione in Teverina, nel cuore di una zona che vanta antiche tradizioni oleare e vitivinicole - il misterioso “Parco dei Mostri” a Bomarzo
- gli eleganti e sofisticati giardini del Castello Ruspoli a Vignanello
- Villa Lante a Bagnaia, uno dei migliori esempi di residenza tardo rinascimentale in Italia
- Viterbo, il capoluogo della Tuscia, definita da secoli la “Città dei Papi”
- l’anfiteatro romano, il mitreo e la necropoli etrusca dell’antica Sutri
- il maestoso Palazzo Farnese di Caprarola
- l’Agro Falisco, con le “forre”, elemento geomorfologico caratteristico del territorio vulcanico, e i pittoreschi borghi di Nepi e Castel Sant’Elia
- le tombe dipinte della necropoli etrusca di Tarquinia
- le chiese romaniche di Tuscania, circondate da una dolce e intatta campagna, in uno dei più bei paesaggi di tutta la Tuscia
Tuscia era la denominazione attribuita all’Etruria dopo la fine del dominio etrusco, invalsa a partire dalla Tarda Antichità all’Alto Medioevo. Oggigiorno Tuscia sta ad indicare il viterbese e in genere l’Alto Lazio.
Questo originale itinerario si sviluppa in un territorio poco conosciuto dal punto di vista turistico ma caratterizzato da speroni di roccia tufacea, profondi valloni ombrosi, laghi cristallini, borghi medievali che sfidano la natura, ameni siti archeologici, una variegata cucina di frontiera e ottimi vini che invitano alla convivialità…
L’origine dello straordinario paesaggio va ricercata negli ingenti accumuli di materiale vulcanico, prevalentemente lapilli e ceneri, depositati sul terreno da potenti eruzioni vulcaniche, consolidati fino ad assumere la consistenza rocciosa dei tufi e del peperino e in seguito erosi dagli agenti atmosferici e dai corsi d’acqua, creando quei suggestivi profondi solchi, le “forre”, che identificano gran parte del territorio viterbese.
L’adattamento dell’uomo a questa morfologia, è la matrice degli sviluppi architettonici e soprattutto urbanistici di ogni insediamento nell’area e dei meravigliosi “Gioielli della Tuscia”.
Dal borgo lacustre di Bolsena, ai piedi dei Monti Volsini, a Civita di Bagnoregio, il “paese che muore”, al centro della Valle dei Calanchi; dallo stupefacente “Parco dei Mostri” di Bomarzo al sofisticato giardino del Castello Ruspoli di Vignanello; da Villa Lante di Bagnaia, uno dei migliori esempi di residenza tardo rinascimentale in Italia, al maestoso Palazzo Farnese di Caprarola; dai resti dell’Anfiteatro Romano di Sutri alle tombe dipinte della Necropoli Etrusca di Monterozzi (Patrimonio UNESCO); da Viterbo, il capoluogo della Tuscia, definita da secoli la “Città dei Papi”, agli edifici sacri di Tuscania, risalenti al periodo romanico… un vero e proprio scrigno di tesori preziosi!
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