La cosmopolita Baku - il Mar Caspio e la penisola di Absheron - il tempio del fuoco di Ateshgah - le cittadine di Shamakha, Sheki e Quba - i petroglifi di Qobustan - i piccoli vulcani di fango - la catena del Grande Caucaso con i villaggi di Lahic e Xinaliq - l’enclave del Nakhchivan
L’Azerbaigian o antica “Terra dei Fuochi” – nome che deriva dalle fiamme spontanee che da secoli si sprigionano dal terreno per effetto della presenza di gas nel sottosuolo – costituiva una delle tappe principali sulla Via della Seta. Incredibile coacervo di contrasti e contraddizioni, la giovane nazione, dopo il lungo periodo sovietico, è in cerca di una propria identità. Lo sfruttamento dei ricchi giacimenti di petrolio e di gas ha generato un recente boom economico. Nella cosmopolita capitale Baku, affacciata sul Mar Caspio, nuovi grattacieli spuntano come funghi intorno al pittoresco nucleo storico dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Ma fuori dalla capitale si scopre un mondo completamente diverso, dove i lenti ritmi della vita rurale non hanno subito cambiamenti. Ci sono moltissime cose interessanti: il tempio degli adoratori del fuoco di Ateshgah, luogo di culto dello zoroastrismo; i minareti e le moschee medioevali delle antiche città di Shemakha e Shekhi; la chiesa del villaggio di Kish; gli incantevole villaggi di montagna di Lahiq e Xinaliq; le incisioni rupestri dell’età del bronzo di Qobustan (UNESCO); i piccoli vulcani di fango sulla collina di Dashgil; l’enclave del Nakhchivan, raggiungibile solo in aereo da Baku, la culla della cultura e della storia azere…